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Autore: Asia Azzolini

Data di pubblicazione: 10 febbraio 2025

RISPARMIARE CON IL REVERSE BUDGETING

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Sei abituato a mettere da parte quello che ti rimane a fine mese? E se ribaltassimo il metodo? Il reverse budgeting ci aiuta a dare priorità al risparmio, trasformandolo in un’abitudine automatica senza bisogno di troppi calcoli.


Si tratta di un metodo semplice ed efficace, che ci permette di tenere sotto controllo entrate e uscite per indirizzare il nostro bilancio verso gli obiettivi di investimento che ci siamo prefissati.


🔄 Cos’è il reverse budgeting?

Invece di calcolare prima tutte le spese e risparmiare quello che avanza, con il reverse budgeting si fa il contrario: tolte le spese fisse, si stabilisce un importo da risparmiare e si gestisce il resto per le spese variabili.


📌 Perché funziona?

✅ diamo priorità ai nostri obiettivi;

✅ evitiamo la tentazione di spendere tutto;

✅ è un metodo semplice e sostenibile.



Lo sapevi che: ogni euro risparmiato ogni mese vale circa mille volte tanto sul patrimonio a lungo termine. E “mille” non è un numero a caso. Ipotizzando un rendimento medio annuo del 6%, ogni euro risparmiato e investito varrà proprio 1000 volte tanto tra trent’anni. Ad esempio: 200€ al mese investiti a questo tasso possono valere, dopo trent’anni, 200.000€.


🛠 Come applicarlo in 3 step

1️⃣ sottraiamo al nostro reddito mensile le nostre spese fisse (affitto/mutuo, utenze, spesa alimentare);

2️⃣ della parte rimasta, assegniamo una quota imprescindibile da destinare ai nostri investimenti (il minimo a cui puntare è un importo che corrisponda almeno al 10% del nostro reddito… il 20% sarebbe l’ideale, ma qualunque sia questa quota, assicuriamoci di accantonarla ogni mese, magari automatizzando il processo).

3️⃣ utilizziamo senza pensieri la parte rimanente del nostro risparmio per le spese variabili.


👀 Esempio pratico

Supponendo di guadagnare 2.000€ al mese, con il reverse budgeting potremmo impostare un piano come questo:

entrate - spese fisse: sottraiamo 1.000€ alle nostre entrate;

20% per gli investimenti: destiniamo 400€ a dei piani d’accumulo su fondi/ETF;

10% per il fondo di emergenza: accantoniamo 200€ su un conto separato;

il resto per le spese: godiamoci i 400€ rimanenti per le altre necessità.

Seguendo questa strategia, diamo priorità al risparmio, spendendo ciò che ci resta solo dopo aver accantonato.


📩 Se hai qualche domanda o vuoi approfondire questo tema, scrivimi. Sarò felice di aiutarti!

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